Pattern F: cos'è e perché è essenziale per le tue landing page.
In questo articolo parleremo a tutto tondo del Pattern F: cos'è e perché è essenziale per le tue landing page.
Queste ultime sono delle particolari pagine Web aventi, a seconda del caso, 2 scopi ben precisi:
1. spingere il visitatore ad effettuare l'acquisto del prodotto o del servizio.
2. Ottenere i suoi dati di contatto, richiedendo la e-mail, piuttosto che l'iscrizione al sito.
In altre parole, poco importa che tu abbia il miglior prodotto o servizio del mondo. Se ti avvali di landing page poco efficaci rischi di perdere per sempre i tuoi potenziali clienti. Insomma, pagine Web del genere poco efficaci equivalgono a tempo ed energie buttate. Di conseguenza, sorge spontanea una domanda: esiste un metodo testato per creare delle landing page davvero efficaci? Sì! Esso consiste nell'applicare, per l'appunto, il Pattern F, in alternativa al Pattern Z che affronteremo con un ulteriore articolo dedicato Pattern Z.
Cos'è il Pattern F?
“Pattern” significa letteralmente “modello” o “schema”. Pertanto, sempre nell'ambito della creazione di landing page, questa espressione si riferisce all'impaginazione dei contenuti. Ecco cos'è il Pattern F. In parole molto semplici, è il modello che si segue per disporre testi, immagini e banner all'interno di una landing page. Modello che ricorda, per l'appunto, la lettera “F”. Quindi, più concretamente, l'ipotetica pagina in questione sarà caratterizzata da un importante titolo o “header”, che si estende, grosso modo, per tutta la lunghezza della landing stessa. In pratica, il primo trattino orizzontale della lettera “F”. Scendendo, poi, ci sarà un secondo titolo, ovvero il secondo trattino. Solitamente, quest'ultimo contiene la CTA “call to action” desiderata. L'acquisto del prodotto o del servizio, piuttosto che i recapiti e/o i dati del visitatore. Detto ciò, come mai questa impostazione a “F” risulta così efficace? Andiamo subito al paragrafo successivo.
Quali sono le evidenze scientifiche che lo supportano?
Il modello o schema ad “F” non è casuale. Infatti, è il frutto dell'elaborazione dei risultati di uno studio condotto nel 2006 dal Nielsen Norman Group (https://www.nngroup.com/). L'oggetto dello studio era il comportamento di 232 partecipanti alle prese con la visione di migliaia di pagine Web. Il team di ricerca ha utilizzato diversi criteri di valutazione. Uno di questi, prevedeva il tracciamento dello sguardo dei partecipanti. Un altro, invece, quantificava il tempo medio di permanenza su determinate parole o gruppi di parole. Quindi, il Pattern F, altro non è che una delle forme più comuni di visualizzazione di una pagina Web. In altre parole, i testi e le immagini che rientrano all'interno dello schema a “F” sono ciò che rimarrà più “scolpito” nella mente del visitatore. Allo stesso tempo, tale pattern serve anche ad “orientare” il visitatore all'interno della landing, portandolo “per mano” fino alla CTA finale.
Pro e contro del Pattern F
Pro:
• E' lo schema ideale per contenuti “corposi”, ovvero contenuti non d'immediata comprensione da parte degli utenti.
• Il Pattern F risulta piuttosto persuasivo.
Contro:
• Un lessico e una sintassi poco efficaci potrebbero annoiare il visitatore, il quale, probabilmente, finirebbe per uscire dalla pagina senza più farvi ritorno.
• Per sfruttare al meglio una landing con schema ad “F” è opportuno che il visitatore si sia già fatto un'idea di base di quello che è il tuo prodotto o servizio.
Ovviamente, il Pattern F è da considerarsi uno “strumento” con cui costruire le proprie landing page. Di conseguenza, spetta a noi utilizzarlo nel migliore dei modi. Quindi, la prima cosa da fare è quella di valutare l'entità delle informazioni che si intende trasmettere ai propri visitatori. La seconda, invece, consiste nel scegliere il miglior lessico e sintassi, così come immagini o altri contenuti multimediali di forte impatto.
6 ultime considerazioni finali
1. Il Pattern F è uno dei 2 schemi di visualizzazione più utilizzati dagli utenti. L'altro è il Pattern Z.
2. Lo schema a F è il risultato di uno studio scientifico condotto nel 2006 dal Nielsen Norman Group.
3. E' il pattern più indicato per realizzare landing page di una certa entità, ovvero contenenti un discreto numero di informazioni che dovranno “scolpirsi” nella mente dei visitatori.
4. Quando si intende realizzare una landing page seguendo il Pattern F, bisogna prestare molta attenzione nella scelta del lessico e della sintassi, in modo da rendere la lettura più veloce e meno noiosa.
5. Al contrario, lessico e sintassi poco efficaci farebbero letteralmente “scappare” i tuoi visitatori.
6. In conclusione, entrambi i pattern sono finalizzati a migliorare la User Experience, fattore che, giorno dopo giorno, sta diventando sempre più determinante nella realizzazione di siti, contenuti e landing page.